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Storie da ogni angolo dell’Alto Adige
Quanto bene conoscete l’Alto Adige? Le tradizioni, la storia e gli usi e costumi di ogni sua valle? Se a queste domande scuotete la testa, allora siete finiti sulla pagina giusta. In questo blog vogliamo condividere con voi esperienze, eventi e particolarità del nostro amato territorio, i punti panoramici più belli da cui ammirare il tramonto, le migliori ricette di ogni singola valle (le calorie non si contano!) e le attività più entusiasmanti. E molto, molto di più. Partite per un viaggio virtuale attraverso l’Alto Adige!
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La quarta puntata della nostra rubrica sulle specialità dell’Alto Adige è dedicata a un dolce tradizionale della Val Venosta. Resistere allo Schneemilch è impossibile! E per prepararlo bastano pochi ingredienti e solo qualche passaggio!

Una montagna di panna montata
Soul food dalla Val Venosta

La protagonista di questa quarta puntata della nostra rubrica sulle specialità dell’Alto Adige è la Val Venosta. Da Tel al lago di Resia, la valle, che un tempo era una zona isolata e povera, è oggi un calamita di eventi e visitatori. Anche in quanto a cucina, la Val Venosta riserva tante sorprese e una ricettario di specialità molto farcito. Ad accomunare le proposte culinarie della zona è la semplicità. Cucina casalinga e ricette con pochi ingredienti costituiscono la base dei piatti tradizionali della Val Venosta.

Lo Schneemilch della Val Venosta, conosciuto anche con il nome di latte di neve, è un esempio di questa genuinità venostana. L’elenco degli ingredienti per preparare questo dolce è breve e può variare in base ai gusti e alla dispensa – almeno così si faceva un tempo. Per questo non esiste un’unica ricetta! Di casa in casa lo Schneemilch ha un sapore diverso, ma rigorosamente genuino. Nella maggior parte dei casi si tratta di ricette di famiglia che vengono tramandate di nonna in nipote – con quantità rigorosamente “pesate” a occhio e gesti manuali appresi tra la credenza e il frigorifero.

Perché anche voi possiate assaporare il gusto della Val Venosta ho scelto una versione molto classica di questa ricetta. Provatela in casa e lasciatevi guidare dalla fantasia!

Ingredienti per 4 persone
150 g di pane bianco raffermo, senza crosta, tagliato a cubetti
½ baccello di vaniglia
200 ml di latte
20 g di uvetta sultanina
4 cucchiai di grappa, rum o passito
1 mela, grattugiata o a pezzetti
2 cucchiai di pinoli o, in alternativa, di noci
2 cucchiaini di buccia di limone grattugiata
3 cucchiai di zucchero, in alternativa 2 cucchiai di miele d’acacia
150 g di panna
1 cucchiaio di cannella in polvere
pangrattato q. b.
Cioccolato fondente per guarnire

Preparazione
Adagiare il pane bianco in una ciotola. Scaldare il latte in una casseruola aggiungendo la vaniglia grattugiata e il baccello di vaniglia. Far sobbollire per qualche minuto. Rimuovere il baccello di vaniglia e versare il latte sul pane. Coprire con un canovaccio e lasciare riposare per circa 30 minuti senza mescolare.
Nel frattempo, mettere a bagno l’uvetta sultanina nel rum, nella grappa o nel passito e tostare leggermente i pinoli in una padella (senza aggiungere né olio né burro). Mescolare delicatamente il pane ammollato, l’uvetta sultanina, la mela a pezzetti, i pinoli, la scorza di limone e metà dello zucchero. Il composto deve risultare umido e compatto. Se necessario, aggiungere del pangrattato. Versare il composto in una pirofila bassa, cospargerlo con un po’ di cannella e lasciarlo coperto in frigorifero per almeno due ore.
Prima di servirlo a tavola, aggiungere quella che sarà la “neve”. Montare la panna con lo zucchero rimanente finché non inizierà ad addensarsi. Distribuire uniformemente la panna montata a neve sul pane. Spolverare il tutto con della cannella in polvere e con il cioccolato fondente grattugiato a piacere. Et voilà, lo Schneemilch è pronto per essere gustato. La tradizione vuole che il latte di neve venga consumato con il cucchiaio direttamente dallo stampo insieme alla famiglia o agli amici.

Di sicuro le ricette alternative dello Schneemilch preparate dagli affittacamere privati della Val Venosta saranno una vera sorpresa per il palato. E chissà, magari potrete imparare a preparare questo dolce tradizionale affiancando i proprietari di casa proprio nella loro cucina.

Che poi si sa, per il dolce resta sempre uno spazietto!

Con tutto il cuore,
Sabine
 
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